Album Cover Gargantua

Gargantua

Alex Wide

7

L′umanità all'unanimità

è spacciata

L′umiltà va oltre, non è sfacciataE tra la coltre, Caronte sta per ritornare a casa

Con delle cuffie gia sporche

Con cui ascolta Coltrane, Afu-Ra e Mura Masa

Mastodontiche dall'infausto fatto

Che tutto il giorno assorge la notte

E il suo inconscio è come il Faust di Goethe

E a volte sono fastidiose

Ci fa a botte

Come se in delle nozze

Le note risuonassero in un canne mozze

Se sta bene? non sa

Anche oggi da l'endorsement

Forse, forse no, forse vaffanculo, Mark Wahlberg

Vive dentro un equivoco

Un quid pro quo eversivo

Lo dicono nell′epilogo

Sembra l′epigono di un mito che risorge

Passerà vedrai

Nel cosmico ci vibro

è il mio bottino, Gold Roger

Come un virus nella piastra di Petri

Una pasta di vetri

E un bicchierino che nuoce

Il tenore di vita

Di un tenore senza voce

Il respiro dei draghi canonici

Tra stadi evolutivi, statici e cronici

Gira e rigira come vortici

Ci prendiamo in giro come pollici

Tu coi cerchi alle orecchie

Io coi cerchi alla testa

Che ti cerco da sempre

E non ne sento l'essenza

Ma ne sento l′assenza

Io che incerto perenne

Che poi aspetto l'istante

Che se poi ho la certezza

Mi riperdo il restante

E mi ritrai tra quei fogli

E mi ridai quelle mani

Che poi tanto le ritogli e ti ritrai

E ti ritagli quegli spazi

E tra lo spazio trovi Orione in prigione

E la cauzione non la paghi col "ma dai?"

Colma dalle distanze siderali

Una catastrofe serale

Prima tu, come anastrofe letale

Strofe astrali

Per combattere reati interstellari

Con l′astragalo del piede

Spegni astragali nei prati

E annebbiati abbiamo i sogni nei mangiacassette

Legati dagli occhi con gli anelli di Kayser-Fleischer

Mo che la moda son le resilienze

E le loro desinenze

La fragilità dell'essere a noi ci rincresce

Come Cassandro incise il nome di Tessalonica a Salonicco

Pensò: "quando l′effige diverrà polvere sarò ricco"

Un commediola come ignota a chi è avaro e vinto

La vanagloria è una sanatoria

Una sparatoria di Sergio Leone

Non senti ne estasi ne dolore

Anestesie frettolose

La prefazione dell'erosione, della passione

La malavoglia dello scrittore

Muore in hangover

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